Complimenti Dania poetessa! Finalmente (ed è alquanto raro...) riesco a trovare un Blog che espone argomenti interessanti: storia, arte, tutta quella parte dello scibile umano che mantiene vivo nella nostra mente, le antiche tradizioni, patrimoni incancellabili della nostra vera Civiltà. Sì, era un Monastero e fu visitato in forma "Pastorale" dal Cardinale Carlo Borromeo. L'attività nel monastero fu efficace fino a fine 600. Inoltre in quel monastero troviamo anche opere del pittore Inganni.
Mi documenterò maggiormente su questo tuo articolo; è interessante. Caramente st. Sandro.
Il Parco della Santissima - Gussago(Bs)
IL PARCO DELLA SANTISSIMA – GUSSAGO (BS)

Il giorno di Pasquetta, con amici sono stata a visitare il Parco della Santissima a Gussago in provincia di Brescia, un posto incantevole, dove alla sommità della collina si erge un antico monastero. Quel giorno c’era festa, per cui musica, balli, mostra fotografica e offerta, da parte del comune, di un pasto adatto all’occasione.
Per me è stato piacevole ascoltare gli amici che mi parlavano della storia di questo posto e in particolare del monastero( sembra di frati), una storia lunga che risalirebbe al millequattrocento.
A prima vista sembrerebbe più un castello, infatti vi sono anche dei merletti e delle arcate che ricordano certi edifici antichi.
Ho potuto ammirare incantata gli ultimi affreschi rimasti e ascoltare la storia dall’esperta d’arte.
Riporto in breve un riassunto sulle vicissitudini di questo luogo, che purtroppo negli anni passati ha
subito un degrado enorme, sono stati persi innumerevoli affreschi di grande valore artistico, ora però l’Amministrazione Comunale e la fondazione Richiedei, in qualità di proprietaria, stanno operando per il recupero e la valorizzazione di tutto l’ambiente collinare in attesa di dare corso alla ristrutturazione dell’edificio secondo un progetto già predisposto.
Cenni storici tratti da un volume pubblicato a cura del comune di Gussago:
sembra non esistano documenti che possano confermare la data della fondazione dell’edificio intitolato alla Santissima Trinità, gli specialisti suppongono risalga al tardo medioevo.
Ci sono dei cenni nel 1331 quando venne sancita ufficialmente la festa della Santissima Trinità da papa Giovanni XXII, ma sembra che già in epoca Carolingia fosse molto sentita.
Una seconda data è il 1423, pare sia associata a una un’importante decorazione all’interno della chiesa, che al giorno d’oggi è quasi coperta dalle modifiche apportate in varie epoche: si tratta di una Madonna in trono gotico che tiene in braccio Gesù , affiancata da un vescovo e da S. Bernardino da Siena che tende verso di Lei la sua “tavoletta”.
Infine esiste un’altra data il 1460, anno in cui papa PioII emana un’indulgenza “Pro loco Trinitatis Gussagi”, dopo che i Gussaghersi si erano messi all’opera per restaurare la piccola chiesa rurale posta sul colle Barbisone dedicata alla Santissima Trinità. Da documenti la chiesa è detta di antico giuspatronato della Comunità di Gussago; si trattava quindi di una “chiesa civica” sorta fuori dai poteri monastici di allora.
Il 2 maggio 1479 è affidata all’ordine dei frati Domenicani che, restaurata la chiesa, costruirono il Convento e i locali per i contadini. Per più di tre secoli questo fu luogo di preghiera e di alacre attività connessa a varie a varie coltivazioni(viti, ulivi, legumi, cereali, erbe officinali, fieno); ospizio di salubre soggiorno contro le pestilenze, in quanto dal 1478 Brescia fu colpita dalla peste che causò la morte di 30.000 persone.
Divenne anche sede dell’Inquisizione per un processo contro una donna di Nave accusata di pratiche magiche e quindi strega.
Nel 1580, il cardinale Carlo Borromeo fece una visita apostolica in questo convento, dove risultavano presenti sette frati, nonostante la comunità fosse ristretta vi era una buona gestione delle risorse agricole della collina. La bellezza del luogo, la pace e il silenzio erano ideali per pause di ristoro e di riflessione dei frati predicatori. Un rilevamento catastale , imposto da una legge emanata dalla Repubblica Serenissima nel 1605, elenca tra i beni del convento S. Domenico in Brescia anche questo sito in Gussago. In seguito alla rivoluzione del 1797, nella quale Brescia si staccò dalla Serenissima con decreto del Governo Provvisorio del Sovrano Popolo Bresciano, il convento venne assegnato all’ospedale Maggiore di Brescia. Nel tempo la Santissima venne messa in venditae, dopo vari passaggi, nel 1823 venne acquistata dal miniaturista Giovanbattista Gigola che la condivideva con gli amici Basiletti e Inganni. Il Gigola incaricò il Vantini della trasformazione dell’austero convento domenicano nel volto più frivolo, con finestre ogivali in stile gotico, i merli ghibellini posti a ornamento dei cornicioni del tetto, le torrette poste agli angoli della facciata, le decorazioni della stessa. Il Gigola nominò erede l’Ateneo di Brescia. Lasciandone l’usufrutto alla giovane moglie. La vedova Aurelia Bertera sposò in seconde nozze il pittore bresciano Angelo Inganni e con lui abitò la Santissima come casa di villeggiatura.
Nel 1857, dopo la morte di Aurelia Bertera, venne acquistata dal nobile Paolo Richiedei, mecenate di artisti e letterati . Per parecchi anni il castello fu lasciato in uso di abitazione all’artista Angelo Inganni e alla sua seconda moglie Amanzia Guerilot. Essi decorarono la struttura esternamente ed internamente, traendo da questo luogo, immerso tra le vigne ed i cipressi , l’ispirazione per la loro pittura paesaggistica. Allo scadere dei termini previsti dalle disposizioni testamentarie, la Santissima rientra nella gestione dell’ingente patrimonio del nobiluomo, il quale con il suo testamento del 1860 lega il castello all’Opera Pia Richiedei.
Nella prima metà del novecento e fino al 1965 , l’immobile fu occupato da famiglie di piccoli agricoltori, affittuari dell’Ente proprietario, che conducevano appezzamenti di terreno: essi divisero le sale con tramezze e ridussero la chiesa a deposito di fieno e di arnesi. Dopo un successivo periodo di utilizzo per l’allevamento di animali, lo stabile rimase abbandonato per molti anni, solo negli anni 1990/1991 fu riparato il tetto e consolidate le strutture murarie.
Da alcuni anni l’edificio viene aperto al pubblico in occasioni particolari e tenuto in ordine dal Gruppo Sentieri Volontari Protezione Civile.
E’ stato commissionato uno studio per la salvaguardia degli affreschi dell’antica cappella, esiste un progetto di ripristino e ristrutturazione della cantina e di riqualificazione di tutta la strada di accesso.
Argomento: Il Parco della Santissima - Gussago(Bs)
Il parco della Santissima
Sandro Ciapessoni | 12.04.2013